Cattiva digestione:
una guida alle possibili cause

Oggi con una maggiore lavorazione industriale dei cibi, la presenza di additivi chimici, una dieta di tipo occidentale spesso ricca di alimenti poco salutari ed una vita sedentaria e stressante, il nostro apparato digerente è maggiormente esposto ad una serie di disturbi che vengono raggruppati sotto il nome di dispepsia.

Oggi con una maggiore lavorazione industriale dei cibi, la presenza di additivi chimici, una dieta di tipo occidentale spesso ricca di alimenti poco salutari ed una vita sedentaria e stressante, il nostro apparato digerente è maggiormente esposto ad una serie di disturbi digestivi che vengono raggruppati sotto il nome di dispepsia.

 

CHE COS’È

La dispepsia o cattiva digestione è una condizione di malessere del nostro apparato digerente dipendente da più fattori, legati prevalentemente all’alimentazione e allo stile di vita. I sintomi tipici della dispepsia comprendono bruciori di stomaco, rigurgito acido, eruttazioni, eccesso di gas intestinali, dolori all’addome, senso di pesantezza e sonnolenza dopo i pasti, senso di nausea e alitosi. Questi possono verificarsi sporadicamente o essere frequenti, soprattutto in individui che vivono una condizione di malessere psicofisico esteso.

 

POSSIBILI CAUSE

Alimentazione scorretta: cibi grassi, fritti, eccessivamente lavorati (insaccati, surgelati ecc.) o troppo cotti possono rallentare la digestione ed essere causa di svariati sintomi della dispepsia. Non solo il “cosa” ma anche il “come” si mangia incide negativamente sul nostro apparato digerente: un pasto troppo abbondante o consumato in fretta può infatti provocare svariati disturbi alla digestione.

Stress: la somatizzazione dello stress in individui emotivi porta ad una maggiore produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, che agisce diminuendo la protezione delle pareti dello stomaco dagli acidi gastrici.

Gastrite: un’infiammazione della mucosa interna dello stomaco può essere causata da un numero enorme di fattori tra cui abuso di alcolici o di farmaci, fumo, consumo eccessivo di bevande e alimenti che stimolano un’elevata produzione di succhi gastrici come caffè, agrumi o bevande a base di soda..

Reflusso gastro-esofageo: è la risalita del contenuto acido dello stomaco lungo l’esofago con conseguente irritazione delle pareti di quest’ultimo. Questo disturbo è causato da un mal funzionamento della valvola muscolare che regola il passaggio del cibo tra esofago e stomaco.

Helicobacter pylori: è un batterio estremamente resistente all’acidità, in grado di produrre tossine e sostanze basiche che causano infiammazione delle pareti dello stomaco, ulcere e gastriti.